giovedì 31 gennaio 2013

stories of living-1

-Parigi, 31/1/1971
-Ricordo che era inverno, quando conobbi la felicità.
Si chiamava Adelé. Ricordo quel giorno come se fosse ieri, l'atmosfera era gelata, sciarpe, guanti e cappelli. Intravedei una bella ragazza che ballava e cantava sotto la neve. Sorrideva.
Il suo sorriso era esaltante, splendente, così tanto che riusciva a riscaldare tutta Parigi da quel terribile freddo. Era una ragazza misteriosa, priva di tristezza. Nei suoi occhi vedevo tutto ciò che aveva passato, tragedie, pianti, litigi, ma nonostante tutto a lei bastava guardare dalla finestra e rendersi conto che tutto questo non aveva senso. Notavo sempre di più la salvezza, aveva salvato se stessa. Aveva salvato me, dall'oscurità. Notai anche la sua superficialità, prendeva i fatti come se fossero un gioco, amavo la sua semplicità, il suo modo di pensare la vita era contorto, era una trama, non una storia. Era strana.
Accanto a lei, arrivò un ragazzo, si erano sicuramente dati appuntamento. Più o meno era un uomo sulla 20ina d'anni; capii però all'istante che lui non l'amava e lei non amava lui. Erano solo avvolti a un grande affetto, così da confonderlo a volte in un falso amore. Era solo un pittore francese da quattro soldi che amava la vita e gli anni 70, solo un piccolo artista di strada che ritraeva tutto ciò che gli capitasse sotto gli occhi, lui adorava dipingere lei, il suo corpo, si spogliava per essere riprodotta in tutto il suo splendore. 
La loro amicizia era unica. Era un come uno specchio di una vanesia, più si guardava, più capiva di esser bella. Loro più si conoscevano, più capivano che eran fatti l'un per l'altro.
Lei adorava lui.
Lui, lei.
Forse era destino che si incontrassero.
Nei loro sorrisi notai però un leggero imbarazzo, era sicuramente colpa dell'amore, che aveva rovinato ogni cosa. Lo capivo perchè quando lui si tendeva a baciarla sul collo, lei lo rifiutava abbracciandolo e basta e dicendo sempre la stessa frase scherzando: "Lo sai che non amo le persone che mi stano a cuore, io le disprezzo, io amo il mistero, non uno come te". Lui era comunque felice, avevano vent'anni, non si pensa a quell'età si agisce d'impulso. Il suo era quello di andarci a letto. L'armonia aveva pervaso i due ragazzi, si guardavano con occhi di fuoco, ma non di rabbia, di verità. L'unica questione che ancora ad oggi non riesco a capire era la loro identità, era nascosta ancora. Si fidavano l'un l'altro, ma c'era qualcosa che non quadrava. Forse era solo il fatto che erano segreti innamorati, ma non volevano confessarlo. La consapevolezza, l'ammettere, a volte viene ritenuta come l'abilità che nessuno ha, la più difficile.
Quello che amavo di loro però era il menefreghismo che li pervadeva, se ne fregavano del mondo attorno. Nella loro vita c'erano solo: lei, lui e Parigi. Erano una famiglia; passavano le giornate d'estate a fare lunghissimi bagni nelle fontane, mentre d'inverno, amavano un tè caldo, e una pallata di neve. La semplicità forse era l'unico ingrediente di questo rapporto.  
La loro vita era solo una sdrammatizzazione dei problemi.-


 "La fortuna è come il giro di Francia
uno lo aspetta a lungo e poi passa in fretta, 
quando arriva il momento bisogna saltare le barriere 
senza esitare."
                                                 -Il favoloso mondo di Ameliè,2001







questa è una mia nuova rubrica, da questo momento in poi, scriverò un racconto. Un racconto, dove ogni volta due personaggi, ambientati in città diverse, aiuteranno questo narratore misterioso, grazie alla loro vita, da cui estrarrà i risultati. Non sono storie avventurose, ma io, attraverso esse, posso mettere in chiaro alcuni aspetti fondamentali che mi piacerebbe esprimere. Ce ne saranno 5, spero vi piacciano.








Dance in the Dark.

E' il titolo del mio nuovo post.

Sapete, lo ripeto sempre, ma stavolta lo approfondirò ancor di più. In questo periodo mi sento nessuno, e non è un errore grammaticale, ma semplicemente mi definisco una persona chiamata Nessuno.
Nessuno. 
Sono felice di esserlo, si dice di lottare sempre per la nostra identità, di trovarla, capirla e di rivelarla. Ma adesso ho capito che non importa, chi sei. Importa che cosa fai.
E' un momento della mia vita, in cui non ho paura di nulla, un momento dove mi vengono presentate tante occasioni di svago, tanto divertimento. Ho capito che la vita non è un impegno, se vi capita di leggere altri miei post vedrete scritto che "la vita deve essere degna di esser vissuta". Non è vero. In parte diciamo.
La vita è un gioco. Un falso gioco, noi siamo solo dei burattini, senza fili però che gestiscono la propria vita.
Ecco, ho centrato il punto. Vi siete mai sentiti nessuno? Mai sentiti liberi di perdere la strada?
Io mi sento così. Danzare nel buio, significa esser forti, coraggiosi, privi di paura, capaci di attraversare una foresta oscura. Senza aver paura di morire, ma solo di vivere. E se poi arriva la morte. L'affronteremo.
Avete presenti i film di ragazzi alle prese con l'adolescenza? Questo. Non intendo "cattivi ragazzi" ma solo svincolati, responsabili ma svincolati. Vi potreste sentire in colpa, ma secondo me questo momento ti fa notare la leggerezza della vita, senza impegni, preoccupazioni. Sentirsi in colpa, si riferisce ai peccati, non è un peccato. E' solo una sperimentazione. Nessuno vincerà o perderà mai. Giocherà.
Io ed i miei amici siamo sempre stati abituati a prendere l'amore come una cosa seria,non importa dell'amore. L'amore è solo uno stupido sentimento. E' bello però innamorarti, intendiamoci.
Essere falsi, ma veri.
Un concetto complicato, ma capibile se vi impegnate a percepirlo.


"Scuoti i tuoi capelli
Trova la tua libertà nella musica,
Trova il tuo Gesù
Trova il tuo Kubrick."









lo dedico a te.







giovedì 24 gennaio 2013

snowtime

Mi scuso per l'assenza, di questi ultimi giorni, ma sono stato in vacanza in montagna a sciare.
Oggi, o per meglio dire stasera, vi mostrerò le mie ultime foto fatte appunto nel viaggio, andata-vacanza-ritorno. Spero vi piacciano, e se si, sappiate che ne sarò molto felice.



   







      come potete ben notare mi sono piuttosto   
      incentrato su questi colori come il blu, 
      seppia o rosa degli alberi innevati. Per me      
      rappresentano la purezza,l'innocenza, la 
      verità. Un po' come Biancaneve. 

      "La 
      bellezza 
      irraggiungibile."
     
      solo io vado a cercare queste cose..




sabato 12 gennaio 2013

One day baby, we’ll be old.

Oggi, in questo giorno di pioggia. Voglio parlare di quel momento che mi trasporta in fantasia. La morte.
Ho sempre avuto paura della morte, ma mi attirava molto l'idea di morire ovviamente positivamente. Mi attirava perchè passare dal mondo terreno al mondo inesistente dell'immortalità. Voglio fare un esempio con la concezione della morte nel periodo rinascimentale. I cittadini dicevano che la morte non significava nulla, e dovevano vivere la vita fino in fondo, sfruttando ogni attimo, ogni potenzialità.
Lo condivido perchè è quello che io voglio fare io, vivere una vita degna di essere vissuta. Voglio sbagliare,. voglio perdere e vincere, voglio avere tante soddisfazioni e tante delusioni.

Voglio vivere.


La definisco  con queste brevi frasi che ho scritto un po' di tempo fa.



<<Avete paura della Morte?
Io no, o almeno pur non conoscendola non ho paura. Amo infatti la vita come amo la morte; penso che la morte sia uno dei momenti più affascinanti della nostra vita, emozionanti, avvincenti, ed eccezionali di una vita vissuta. Quando muori ti rendi conto di tutto quello che hai fatto, il ricordo sta alla base della morte, devi morire con il ricordo bello o brutto che sia. Arriva il momento di chiudere finalmente gli occhi, lontani da tutto e tutti, e di ricordare ciò che si è vissuto.  Questo momento è essenziale.
Quando morirò sono felice di averlo fatto. Penso che la morte sia una scelta, una scelta di vita. Il tuo organismo ha deciso di punirti vivendo poco, o di lodarti restando in vita. E' questa la mia concezione di vita e di morte, la vita non è un semplice momento di passaggio, la vita è il succo della morte, nella morte viene racchiusa una seconda vita, piena di vite vissute. 
<<Ridere, sbagliare, amare, piangere, soffrire, sorridere. questa è la vita.
Ridere, sbagliare, amare, piangere, soffrire, sorridere. questa è la morte.>>

La morte viene rappresentata dal teschio, non è questa la vera immagine. La vera morte è questo:



un fiore che muore, un altro che sboccia.










lunedì 7 gennaio 2013

Fiamma.




Questa è una delle mie immagini preferite, alcuni potrebbero dare per scontato il messaggio, ma io no.
Per me questo è il fuoco, la fiamma e il sentimento, diciamo che rappresenta la potenza, la forza e il sudore che è sceso per arrivare in "cima alla montagna". E' il centro del calore e della vita. Ognuno di noi deve arrivare ai propri scopi ma solo grazie a questa invisibile potenza potremmo raggiungerli fino a fondo.
Nessuno di noi però li raggiungerà veramente, perchè appunto questa immagine è un sentimento, devi sentire di esser finalmente felice. Il sentimento è colui che forma la fiamma e la luce.

Il colore invece determina la potenza e la forza. Rosso. Con leggere sfumature di giallo e arancione.
Il colore della morte, con la consapevolezza di poter morire, ma continuare il tuo cammino senza vedere ostacoli, senza pregiudizi nel mondo reale. Il nero invece rappresenta, sempre dal mio punto di vista, il colore dell'inganno, colui che crea gli ostacoli. Il colore della paura, dell'indecisione e della tentazione.

Ho voluto mostrarvi questa mia foto per farvi comprendere o magari approfondire il fatto di continuare sempre per la strada del bene, l'avventura che hai deciso di intraprendere. Senza essere corrotto o ostacolato da nessuno.


<<Nel mezzo di cammin di nostra vita,
mi trovai per una selva oscura,
che la diretta via era smarrita>>
                       -Dante Alighieri, Inferno canto 1





semplicemente semplice.

Nuove foto in arrivo.

E' la prima volta che fotografo persone, quindi non prometto nulla.
Questa è una mia grande amica, e è molto bella.
In queste foto con il suo splendente sorriso, rappresenta per me la felicità, spensieratezza. Dare meno peso alle cose, essere più contenti di come ci va. Rappresenta proprio l'adolescenza, il punto base di queste foto è la naturalezza, leggerezza.
Di solito, durante la nostra età, è molto semplice essere tristi, dar invece peso alle cose, diciamo che la visione delle cose è negativa per la maggior parte, non accettiamo come siamo.
Dovremmo invece pensare positivo, è questo il mio parere.


felicità. 
tristezza.
riflessione.



                                                                               





spero vi piacciano, cercherò di migliorare.
grazie chiara♥








mercoledì 2 gennaio 2013

Un'anima rapita.

" In quel momento capii di essere stata rapita. Rapita dalla mia stessa anima. Mi sentivo vuota, priva di nulla. Ero sconvolta, quella nube di malvagità mi aveva travolto così forte che non capivo più niente. Quel veleno era entrato troppo a fondo nelle vene, ero diventata qualcun'altro. Non ero io. Era tutto strano laggiù, nulla era al suo posto. Ora capisco come ci si sente, aveva ragione. Si, aveva ragione, era possibile essere rapita dalla stessa anima. La verità era che non ci volevo credere.
Quello non era un qualche paradiso e nemmeno un inferno, ne un purgatorio. Non avevo una risposta.
Ero stata rapita.
Rapita dalla mia stessa anima.
Ma era comunque colpa mia.
Solo mia. "

Questo è il mio nuovo disegno, ho pensato molto alla definizione di questo disegno, penso che l'arte parli, più di qualsiasi altra cosa. Questo disegno ritrae una ragazza se volgiamo chiamarla così, in pieno momento di crisi, ha paura di se stessa. Ha paura della sua anima e delle conseguenze di quelle che ha fatto. 
Ma nonostante questo, secondo me è sicura che tutto prima o poi tornerà alla normalità, grazie alla sicurezza e alla convinzione. Mi piace molto questo disegno perchè ritrae come a volte mi sento io, vuoto e solo. Notate però in queste parole, il cambiamento del suo stato d'animo, queste frasi sono tratte da "Marry the Night" di Lady Gaga, la mia artista preferita.



"Sposerò la notte.
Non voglio rinunciare alla mia vita
Io sono una regina guerriera
Voglio vivere appassionatamente questa sera."
                                                                    -Lady Gaga, Marry the Night.



versione bianca o rossa





2013

E' arrivato anche quest'anno il nuovo anno.
Il 2013. 
Sinceramente penso che le aspettative di quest'anno saranno molto diverse da quelle dello scorso, dove il mio unico obiettivo era l'amore, amore che non c'e mai stato. Quest'anno desidero completare me stesso, scoprirmi fino a fondo, un lavoro individuale. Non m'importa dell'amore, quest'anno importa solo di me stesso, penso che sarà un anno molto diverso. Un anno molto più movimentato.
In fondo non cambia nulla sono solo passati 365 giorni, è che come se fosse un anno infinito, perchè non c'è nessuna magia o superstizione che possa cambiare la situazione, ad esempio del problema economico dell'italia. E' appunto un discorso individuale, come diceva Gandhi << Diventa il cambiamento che vuoi vedere>> siamo solo e soltanto noi a cambiare le carte in gioco.

Penso però in conclusione che quest'anno lo vivrò come tutti gli altri, perchè non ci sarà nessun miracolo che possa mutare i problemi in sollievi. Lo vivrò come sempre, in felicità e in tristezza. Cercando di scoprire una parte di me sconosciuta, ma vivendo con il solito carattere. Le persone tendono ad aspettare, senza darsi da fare. Aspettare che? Ci dobbiamo provare e riprovare, ma evidentemente questo concetto non arriva a tutti.
Vivrò quest'anno, ricollegando questo discorso al significato del blog, con molta semplicità, spero e credo di vedere le cose migliori di quel che sono, sempre però stando con i piedi per terra, e rendendomi conto di quel che accade. Non c'entra l'amore, è solo che ho capito che possiamo stare bene anche senza le emozioni essenziali, quelle basi. Come l'amore.
Essere felici con se stessi, essere più sicuri di se stessi. Saranno questi per me i miei obiettivi.

condivido questa foto, per dare ironicamente un senso a questo assente cambiamento.



buon 2013